Il futuro della viticoltura è sostenibile e passa per l’avanzamento tecnologico.
Quello della viticoltura è uno dei settori maggiormente in crescita in diverse regioni del mondo, tra nuovi attori emergenti e protagonisti storici. Secondo i dati dell’OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, attualmente nel mondo vi sono circa 7,4 milioni di ettari coltivati a vigneto, per un corrispettivo di circa 76 milioni di tonnellate di uva prodotta complessivamente. Il comparto è fondamentale per l’economia e la cultura di molti Stati europei ed è senza dubbio uno dei più importanti nel sistema agricolo italiano, sia in termini della qualità del prodotto finale – riconosciuta in tutto il mondo, con un export che ha sfiorato gli 8 miliardi di euro nel 2022 (dati OIV) – sia per l’adozione di sistemi di coltivazione sempre più innovativi ed efficienti.
Come ramo portante del comparto agricolo, il futuro della viticoltura passa per l’avanzamento tecnologico e l’implementazione di soluzioni avanzate finalizzate all’aumento della resa produttiva e al miglioramento della qualità riducendo, allo stesso tempo, l’impatto sull’ambiente. Anche la produzione di vino, infatti, si trova a fare i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici: dall’alternanza tra lunghi periodi di siccità e improvvise alluvioni alle violente grandinate che possono compromettere il raccolto di mesi.
Per affrontare queste sfide, la viticoltura sta ricercando e adottando soluzioni sempre più sostenibili, coniugando intelligenza naturale e artificiale. Da un lato, infatti, la coltivazione della vite è frutto di esperienza, sapienza e tradizione tramandate negli anni e per questo fortemente connesse con il territorio di produzione. Dall’altro, per raggiungere gli obiettivi di efficienza e sostenibilità, è sempre più legata a metodi innovativi e tecnologici, con l’obiettivo di ideare dei veri vigneti smart basati sulla raccolta di una moltitudine di dati grazie all’uso di sensori wireless combinati con immagini da satellite.
La viticoltura è un settore sempre più attento alla sostenibilità, fattore fondamentale anche per i consumatori finali. Le aziende si impegnano per innovarsi e ottimizzare la gestione delle attività, implementando pratiche nuove e sostenibili, ad esempio:
- irrigazione di precisione: prendere decisioni mirate grazie ad un modello che stima il contenuto idrico del suolo;
- monitoraggio da remoto: facilitare la programmazione e l’integrazione di visite e rilievi sul campo, osservando costantemente la salute delle colture e identificando eventuali segnali di stress;
- gestione digitale degli appezzamenti: visualizzazione di tutti i dati relativi alle caratteristiche del suolo all’interno di un’unica piattaforma, integrata con le stazioni meteorologiche aziendali.
Tra le soluzioni digitali, fondamentale è l’utilizzo di una piattaforma integrata che consenta di semplificare la gestione delle attività e il controllo di tutti i parametri più importanti e l’Internet of Things riveste un ruolo centrale, consentendo di monitorare in tempo reale numerosi fattori necessari al corretto sviluppo ed alla gestione ottimale della produzione. L’analisi e la misurazione dei dati permettono di ridurre l’impatto ambientale tutelando la vitalità e la salute del suolo.
Tra i parametri agronomici più importanti, i sistemi avanzati di sensoristica consentono di rilevare l’idratazione delle foglie, l’umidità dell’aria ed i fattori ambientali della vite. Interconnettendo questi dati, si potranno prevedere i trend evolutivi, nonché eventuali rischi connessi alle esigenze specifiche della pianta e alle condizioni climatiche.
Un’ulteriore innovazione tecnologica dall’impatto rivoluzionario nel settore consiste nell’utilizzo di droni e macchinari automatizzati a guida autonoma (gli agrirobot), in grado di interagire con i vigneti sotto numerosi aspetti effettuando il taglio, la pulizia e il trattamento dell’erba presente nei filari della vigna. Con una capacità di gestione di circa 3 ettari al giorno, l’impiego di un robot agricolo specializzato consente di gestire da remoto tutte le attività di pulizia e cura delle coltivazioni, riducendo il costo annuo di produzione e efficientando l’utilizzo di risorse.
Gli investimenti in queste soluzioni tecnologiche sono progressivamente cresciuti negli ultimi anni, favoriti anche dalle politiche europee e dalla necessità di cambiare le strategie produttive per far fronte ai cambiamenti climatici in atto.
In questa direzione, il futuro della viticoltura si basa sin da oggi su una sinergia sempre più necessaria tra intelligenza artificiale e intelligenza umana. Tra la combinazione di nuovi metodi di coltivazione, l’esperienza e le tradizioni dei territori e degli imprenditori, il settore guarda al domani con una rinnovata attenzione all’ambiente e alla qualità del prodotto finale.